Come si misura la chetosi?

Impara a misurare la chetosi e assicurarti il livello adeguato per la Dieta Chetogenica

Vita Chetogenica

Ultimo aggiornamento 2 anni fa

Durante la chetosi è possibile avvertire alcuni "sintomi” caratteristici: l’alito può assumere un odore simile allo smalto per unghie o leggermente fruttato, sensazione di bocca asciutta con del sapore metallico e persistente sensazione di sete. Trattandosi di sensazioni personali, non costituiscono ovviamente un metro oggettivo di misurazione, tuttavia possono essere dei riferimenti utili.

I test per la misurazione della chetosi sono 3: il test ematico, il test sulle urine e il test sul respiro.

Test ematico

Il test ematico è il test più attendibile e accurato per misurare la chetosi. Oltre ad essere il più affidabile, rispetto agli altri tipi di test consente di misurare il quantitativo effettivo e "in tempo reale" di chetoni. Può essere eseguito in qualsiasi momento della giornata, anche se è preferibile eseguirlo lontano dall’esercizio fisico. È un test più costoso e “invasivo” rispetto agli altri, poiché la misurazione richiede l’utilizzo di un pungi dito.

Test sul respiro

Il Breath test, o test sul respiro, misura il quantitativo di acetone nell’aria espirata. Seppur non accurato come il test ematico, fornisce una misurazione abbastanza attendibile e attuale della produzione attuale di corpi chetonici. Tuttavia, il test risente dell’influenza di molti fattori, come ad esempio il consumo di un pasto molto calorico, gomme da masticare, tabacco, sigarette elettroniche, spezie, bevande come caffè e tè e l’utilizzo di alcuni farmaci. Inoltre, i livelli di acetone possono variare anche in base al livello di attività e al momento della giornata in cui si esegue il test. Così come dal modo in cui si sta respirando, dalla frequenza respiratoria o dalla quantità di aria espirata durante la misurazione.

Test sulle urine

Il test sulle urine è il test più pratico ed economico e, di conseguenza, anche quello più utilizzato. Per effettuare la misurazione è sufficiente esporre una striscia reattiva all’urina e comparare il colore assunto dallo stick con la tabella di riferimento presente sulla confezione. Il test sulle urine fornisce una misurazione indiretta, approssimativa e non attuale dei livelli di chetoni. I chetoni escreti con le urine rappresentano solo il 10-20% di quelli realmente prodotti dal fegato e costituiscono la porzione in eccesso e non utilizzata a fini energetici dal corpo umano. È possibile essere in chetosi (valori ematici ≥0,5 mmol/L) pur non rilevando chetoni di scarto nelle urine. Quando si segue una dieta chetogenica da diverso tempo, il corpo diventa più efficiente nella produzione e nell’utilizzo dei corpi chetonici, producendo meno scarti. Questo tipo di misurazione viene inoltre influenzata dallo stato di idratazione, che modifica la concentrazione di chetoni nelle urine. Se si beve molto, soprattutto prima del test, la concentrazione di chetoni sarà più bassa poiché le urine saranno diluite. La chetonuria sembra essere più alta al mattino e nelle ore dopo cena, sarebbe quindi opportuno effettuare il test in questi frangenti e almeno due ore dopo l’esercizio fisico.

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